Francesca Brogno
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Recensione pessima per il punto vendita di Rende, esperienza a dir poco umiliante con toni passivo-aggressivi.
Premetto che sono cliente da anni nel punto vendita di Cosenza, nulla da dire, mi sono sempre trovata benissimo, personale ineccepibile nell'assistenza, sorridente e disponibile in tutto.
Questa volta mi è capitato casualmente di trovarmi vicino al punto vendita di Rende, dove ho preso un regalo qualche giorno prima di Natale.
Ho acquistato delle décolleté n.40 o almeno questo riportava la scatola, purtroppo all'interno c'erano delle décolleté n.39.
Essendo un regalo, quindi non avendole misurate me ne accorgo solo a casa, ma può capitare una distrazione, avrei dovuto guardarle e ricontrollarle anch'io, quindi non ne faccio di certo un dramma.
Sicura di riuscire a fare un semplice e veloce cambio, aspetto qualche giorno e mi reco in negozio con mia mamma così da poterle misurare lei stessa.
Già dai toni appena entrate abbiamo capito che la questione non sarebbe finita per niente bene.
Inizialmente sembrano molto stranite dalla questione, poi ridacchiandoci in faccia cominciano a sostenere che nonostante ci fosse scritto 39 sotto le scarpe fossero un 40 e quindi fosse stato un errore di stampa e non uno scambio di scatole.
Impossibile perché le scarpe non entravano proprio.
Chiediamo décolleté n.40 nere con tacco basso, cominciano a portare scarpe altissime e di colori differenti.
Mia mamma le misura ugualmente anche se non erano le scarpe che le servivano, alcune avendo una calzata più stretta le facevano anche parecchio male, le commesse con toni bruschi continuavano a dire che si sarebbero allargate.
Se un cliente mostra perplessità sulla comodità di una scarpa al suo piede, andrebbe mostrata un'alternativa, se poi chiede delle scarpe nere ed arrivano beige ancora peggio.
Tra frecciatine e risatine dove facevano passare noi per quelle con le idee poco chiare, senza aver mai ammesso i loro errori e la loro poca scelta di décolleté tacco basso, nere n.40, ci tolgono dal negozio, essendo in chiusura e ci dicono di tornare pomeriggio.
Abbastanza frustrate ed amareggiate andiamo via.
Torniamo pomeriggio, a malapena veniamo degnate di uno sguardo, fanno passare 3 o 4 clienti venuti dopo e quando capiscono che prima o poi avrebbero dovuto smettere di ignorarci vanno a prendere 2 tipologie di scarpe totalmente diverse da quelle richieste ma almeno di colore nero.
Iniziano a parlare tra loro e a mandare frecciatine del tipo "noi scelta ne abbiamo, se la gente è indecisa che possiamo farci", " bisogna avere le idee chiare su cosa si vuole".
Dopo la richiesta di un buono da spendere in un secondo momento assolutamente negata, ci siamo sentite costrette a prendere le meno peggio, un modello che nemmeno le piaceva ma che almeno al suo piede calzava bene.
In tutto il negozio avevano solo 4 alternative per noi:
1)beige al posto di nere;
2)di una taglia errata;
3)tacco altissimo per una signora;
4)quelle che poi abbiamo preso.
Ammazza che scelta.
Abbiamo dovuto aggiungere altri 5 euro, quindi il totale delle scarpe è stato di €55, non parliamo proprio di spicci.
Esperienza terrificante, spendere soldi ed essere trattate come stracci.
Anch'io lavoro a contatto con il pubblico e non mi è mai capitato di vedere una scena del genere, anzi, se avessi trattato io dei clienti così mi avrebbero strappato in faccia il contratto, altroché.
Bisogna ascoltare i clienti, non costringerli a scegliere ciò che diciamo noi ed in più invece di prendere per i fondelli si poteva benissimo ammettere la poca disponibilità di scelta a causa delle feste natalizie.
Con i tempi che corrono fare shopping è diventato un lusso, i €55 stavano benissimo nel mio portafoglio o avrei potuto spenderli in qualsiasi altro negozio, mai avrei pensato di vivere una cosa del genere.
In pratica, ho pagato per essere insultata.
Leggendo qualche altra recensione non sono la prima ad essere trattata così, quindi ci sarebbero delle cose da rivedere.
Nel frattempo, l'unica cosa che non rivedrete sarò io che vengo a spendere soldi da voi.